martedì 18 novembre 2014

Novi Velia e la farsa del question time...prima le fanno e poi le dimenticano...

Che tristezza, quanta mediocrità, quanta pochezza…

Sulla spazzatura risponderemo, eccome se risponderemo, anzi abbiamo delle vere e proprie sorprese. Non ci saremmo mai aspettati che l’accordo comprendesse la conferma sfacciata delle bugie già smascherate con documento a firma della Segretaria Comunale.

Con questo intervento, però, dobbiamo soffermarci sul “question time”. 
Perché?
Perché hanno temuto di invitare tutta la popolazione?
Perché si fanno le domande e si danno le risposte, alla Marzullo?
No, o meglio non solo, visto che si sono affrettati a chiarire che era un incontro politico dei battiti per pochi.

Qualcuno confonde il privato con il pubblico e crede che siccome ha vinto le elezioni il pubblico sia diventato privato…o meglio che sia diventato loro.

Ho partecipato a diverse riunioni e a pranzi organizzati da alcuni amici, e sia le riunioni che le cene si sono tenute sempre in luoghi privati ed a spese di privati. 
Quando ci siamo visti in pubblico abbiamo, giustamente, presentato apposita richiesta per ottenere la necessaria autorizzazione da parte del “proprietario” del bene (vedi incontro con il Sindaco di Melpignano nell’ex Chiesa S. Giorgio e con Rossano Ercolini in Piazza Longobardi). 

Questo è il nostro modo di comportarci.
Ma non per tutti è così.
Battiti per pochi ci mostra perché.
Cosa fa?

Organizza il question time nel centro di aggregazione “Don Carlo Zennaro”.

Sarebbe lecito chiedere: potete gentilmente mostrarci la richiesta protocollata e l’autorizzazione ottenuta?
Non la mostreranno…anche perché non c’è!!!

Quando si utilizza un bene pubblico – beni di tutti e non di Maria, Sergingo o Giovanni, ecc. – occorre sempre una richiesta scritta ed un’autorizzazione , anche quando li usate per scopi politico - privati dei battiti per pochi. 

Non è rilevante dirà qualche servo sciocco.
Forse è così, o meglio lo sarebbe se…
voi non aveste approvato la delibera di Giunta Comunale N° 79 del 07.08.2013 con la quale disciplinavate l’uso di tale struttura, precisando di:

concedere l’utilizzo della struttura a tutti i richiedenti purchè si perseguano fini culturali (cineforum, teatro, convegni, corsi di istruzione, riunioni apolitiche);

Riunioni apolitiche


Fate le regole 
e siete i primi 
a non rispettarle....

Avete dimenticato di dirlo all’organizzatore?
O era troppo impegnato a scrivere le domande e le risposte al sindaco? 
Per amore della verità ho meritato l’appellativo di 
“Grillo stridente” 
non me ne vogliate allora se vi allego la delibera…
perché noi, quello che diciamo lo proviamo...
buona lettura!!!!



Mi corre l’obbligo di ringraziarvi per l’appellativo, non credevo di meritare tanto, davvero troppo onore per me essere paragonato all’essenza della verità e alla coscienza di chi rappresenta il male e la bugia. 
Se poi il riferimento è un augurio, come quello che inviate spesso a me e alla mia famiglia, di fare la fine tragica del Grillo della favola, sappiate che tutti, prima o poi, dovremo morire e spero solo che il vostro odio mi allunghi la vita.
“Di fronte alla “gran verità” del Grillo, Pinocchio ha fretta, nessuna voglia di ascoltarla né tantomeno di seguirla. Più il Grillo predica e predice il nefasto futuro di Pinocchio e più la sua rabbia aumenta e il Grillo diventa Grillaccio del malaugurio. Meglio non sentire, meglio ucciderlo. (Copia ed incolla da internet)

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